

Mediterraneo dal latino vuol dire “in mezzo alla terra” ed effettivamente il carattere principale di questo mare sono le numerose differenti terre che bagna.
Mare Nostrum
Il Mar Mediterraneo tocca un totale di quasi 50.000 km di coste, distribuite su 3 continenti (Europa, Asia e Africa). A tale molteplicità geofisica corrisponde un’altrettanta preziosa molteplicità culturale e storica.
Purtroppo oggi il Mediterraneo sconta 2 processi di certo non positivi:
- l’emigrazione dei cittadini africani verso l’Europa, che ha fatto del Mare nostrum un’autostrada dove le morti non finiscono mai;
- l’inquinamento ambientale ed i cambiamenti climatici, che non potevano non coinvolgerlo come comparto ambientale.
Mare Monstrum
Di recente è stato scritto che più che “Mare Nostrum“, come lo chiamavano i Romani, bisognerebbe parlare di “Mare Monstrum“, un cimitero d’acqua per migranti, bacino minacciato da eutrofizzazione, flora e fauna alloctone, aggredito nei suoi tesori nascosti dal turismo selvaggio ed estremo.
Il Mediterraneo è un mare che si riscalda più di tutti i mari semi chiusi del mondo, con inevitabili ripercussioni:
- invasione di forme di vita provenienti da mari tropicali più caldi del pianeta;
- nuovi rischi meteoclimatici con la comparsa di particolari uragani mediterranei (medicane);
- eccessiva erosione delle coste.
Importante ruolo e valore
Resta però un suo valore ed un suo ruolo che non possono essere messi in discussione : collegare due sponde all’origine appartenenti alla stessa cultura dell’antica Roma ed oggi così differenziate per usi, costumi, religione, economia. Questa opportunità deve essere utilizzata per una visione che non sia quella della colonizzazione, ma quella della collaborazione fra risorse tecnologiche ed intellettuali fornite dalla sponda Nord e risorse materiali e umane fornite dalla sponda Sud.