Gli archeobatteri
In greco “archanios” significa “antico” e, in effetti, gli archei o archeobatteri (Archaea o Archaeobacteria) sono con estrema probabilità i microrganismi più antichi oggi osservabili sulla Terra.
In greco “archanios” significa “antico” e, in effetti, gli archei o archeobatteri (Archaea o Archaeobacteria) sono con estrema probabilità i microrganismi più antichi oggi osservabili sulla Terra.
La zanzara tigre (Aedes albopictus) è un dittero appartenente alla famiglia dei culicidi (le zanzare). Questa famiglia comprende circa 3540 specie, quasi tutte ematofaghe (animali zoofagi che si nutrono del sangue di animali vertebrati).
Le stelle marine (classe Asteroidea) sono probabilmente, insieme ai ricci di mare (classe Echinodea), gli animali marini appartenente al phylum degli echinodermi più noti.
Il licaone (Lycaon pictus) è di sicuro il canide più caratteristico del continente africano. Questo animale vive in diverse zone a sud del Sahara, in ambienti di savana o boscaglia aperta.
L’ape legnaiola (Xylocopa violacea), spesso identificata erroneamente come un “calabrone nero”, è un imenottero della famiglia degli apidi (la stessa dell’ape mellifera), che si nutre del nettare dei fiori e conduce una vita solitaria (non è un apide sociale).
In genere è risaputo che alcuni animali, come ad esempio cani e gatti, hanno una visione notturna (scarsa luminosità) migliore rispetto alla nostra. Tuttavia non sempre si conosce il perché di questa maggiore “sensibilità visiva”.
Il genere Lumbricus comprende circa 700 specie, tutte composte da anellidi terrestri della sottoclasse degli oligocheti (Oligochaeta). Il Lumbricus terrestris (lombrico comune) è la specie maggiormente diffusa.
La coccinella comune (Coccinella septempunctata) è il coleottero della famiglia dei coccinellidi che è possibile trovare in quasi ogni parte del mondo (Poli esclusi) ed è quello maggiormente diffuso in Europa.
Il metabolismo energetico aerobico, basilare per la sopravvivenza della maggior parte degli esseri viventi, consuma ossigeno (necessario per l’ossidazione dei composti organici) e produce anidride carbonica (biossido di carbonio).
Il Mustiolo etrusco (Suncus etruscus) è un piccolissimo mammifero placentato appartenente alla famiglia dei Soricidi (Toporagni), considerato fino a poco tempo fa il più piccolo mammifero vivente.