

Proprio di recente un’altra specie alloctona è arrivata in Sicilia e rischia di invadere l’Europa, la formica di fuoco (Solenopsis invicta).
Specie alloctone/aliene
La zanzare tigre, il punteruolo rosso, la cimice asiatica, la xylella sono alcuni esempi di specie alloctone/aliene che nel corso del tempo hanno invaso il nostro territorio. Per specie alloctona (o aliena) si intende qualsiasi specie vivente che colonizzano e popola un territorio differente dal proprio areale naturale.
Solo in Italia, dal 1950 al 2024, si sono registrate circa 3 mila specie aliene tra piante, insetti, mammiferi, crostacei e microrganismi come funghi, batteri e virus.
Principali cause di queste “invasioni”
Due sono le cause principali, il riscaldamento globale (cambiamenti climatici) e la globalizzazione:
- il trasporto da aree tropicali ed equatoriali di legname, frutta e altro materiale biologico può “ospitare” batteri, funghi ed insetti, che una volta giunti da noi trovano condizioni climatiche favorevoli al loro insediamento ed espansione (si stima che circa la metà dei peggiori parassiti presenti in Europa si siano diffusi attraverso i trasporti e il commercio).
- il fenomeno dei cambiamenti climatici consente/facilità la colonizzazione nelle nostre terre da parte di specie aliene. Inverni freddi e prolungati, come accadeva qualche decennio fa, avrebbero ostacolato ed impedito la diffusione di specie tropicali, ma ormai gli inverni freddi e prolungati sono solo un ricordo del passato.
La formica di fuoco
Ultima di queste specie aliene ad essere approdata in Italia è la formica di fuoco (Solenopsis invicta). Nella seconda metà del 2023 questo insetto venne identificato in Sicilia ed ora rischia di colonizzare anche altre regioni italiane e nazioni europee. La formica di fuoco è un imenottero originario del Sudamerica e in particolare delle zone acquitrinose del Brasile e dell’Argentina.
Si tratta di un insetto di piccole dimensioni, non più di 5-6 mm di lunghezza. Il corpo, di colore bruno-rossastro, è esile con un addome ben pronunciano, le zampe sono piuttosto lunghe e il capo è grande con due mandibole allungate, molto sviluppate e con i margini fortemente seghettati.
Il “perché” del nome
Il nome comune si riferisce alla sensazione di estremo bruciore che si prova dopo essere stati punti da queste formiche. Esse sono dotate di un pungiglione velenoso, che inetta una tossina citotossica (la sensazione è paragonabile ad un’acuta bruciatura sottopelle).
Specie invasiva
La Solenopsis invicta è una specie molto invasiva, che predilige le aree urbane, in particolare vicino a zone che producono campi magnetici, quindi vicini a stazioni elettriche, a raccordi di impianti elettrici e motori elettrici. Nelle zone dell’America del Sud e del Nord, dove si è diffusa, si segnalano non di rado blackout di abitazioni o centri industriali. Questi indesiderati insetti infatti “adorano” rosicchiare le guaine che proteggono i fili elettrici.
Cosa si può fare?
Per arginare la loro diffusione è importante attivarci per contribuire al rilevamento precoce. Visto che la formica di fuoco si adatta facilmente ai contesti antropizzati, è possibile trovare un nido anche all’interno del giardino di casa. In caso di presunta identificazione è importante che ognuno di noi faccia la propria parte, scattando delle fotografie ed inviandole con un’email all’ISPRA: specieinvasive@isprambiente.it. Esperti e ricercatori, dopo aver visionato le foto, potranno, se necessario, intervenire direttamente o daranno indicazione di come distruggere il nido.